venerdì 2 febbraio 2007

Il silenzio della parola

Mi ritengo una persona sufficientemente ragionevole, dotata di una discreta apertura mentale, incline al dialogo ed al confronto.
Tuttavia a volte mi capita di bloccarmi, di incepparmi in qualche contorta rete di pensieri che non mi fanno venire a capo di un bel niente; stavo infatti rileggendo un articolo che riguarda Ciro Milani, quel ragazzo che ha programmato il suo suicidio e nell'attesa del giorno prestabilito ha messo su un blog, come fanno tanti ragazzi, però con l'idea di manifestare palesemente le sue intenzioni. Gli argomenti del blog vertevano soprattutto sulle modalità e sulle tecniche più efficaci di suicidio, e i commenti "postati" dai navigatori (a parte reazioni di indegnità morale) suggerivano molteplici mezzi: inoltre si leggono commenti di ragazzi dichiaranti di adottare la stessa iniziativa, perchè stanchi di vivere.
Ciro dice di aver vissuto già un terzo dell'esistenza, di aver vissuto "così così" e di non credere che nel futuro la vita (i due terzi di vita restanti per l'appunto), gli avrebbe riservato cambiamenti radicali tali da dissuaderlo dal proprio intento.
Ciro si è suicidato, gettandosi dal ponte, ovviando al problema tecnico dello scavalcare un recinto un pò troppo alto per lui grazie all'aiuto di un navigatore che gli ha suggerito l'utilizzo di una sedia pieghevole.
Non riporto questa notizia per chissà quale intenzione di argomentarci su una disquisizione di stampo etico: non ne sono all'altezza, può oltretutto non esserne spunto questo fatto di cronaca ed infine è una vicenda privata.
Scrivo di questo evento perchè mi ha spiazzato; mi ha perforato cervello e anima, mi ha messo in discussione.
Comunque, sia per le motivazioni sopra riportate, sia per l'effetto che ha generato in me l'aver preso atto dell'avvenimento, così come si è sviluppato, mi sembra coerente, naturale e umano, fare l'unica cosa che mi esce spontanea, pura, non costruita, nè tantomeno influenzata da nessuna sedicente fonte di autorevolezza sul "tema" della vita (anche se "tema" non è la parola adatta mi scuserete).
IL SILENZIO.

PS: consiglio vivamente a tutti di visitare questa pagina http://www.corriere.it/openxlink.shtml?http://primadipartire.weblogs.us/
dove troverete il diario "virtuale" di Ciro.
Nessuna speculazione, solo uno spunto per riflettere.