io sono il tuo dolore
cullato dall'occhio del padrone
della mano che ti esplora
lavato nel corpo dal primo sangue
ma impresso nel ricordo per l'eterno
Io sono il tuo tramonto
giovane donna
rinchiuso fra le sbarre perverse
di una volontà coltivata dal rimorso
Svelami piano dove ti celi
piegata in quale angusto inferno
Mostrami
in quale oceano annegasti le tue lacrime
e per quale dio soffocasti il tuo respiro
Racconta se fu la bocca che ti amava
ad accendere la tua follia
mentre la mano della memoria
reclamando il suo stesso pianto
te ne offriva la via
2 commenti:
ciao cugino ....
è spettacolare ...
grazie cugina...mi è uscita di getto.. :)
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